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giovedì 19 novembre 2009

Privatizzazione acqua: diciamo no a questo Governo



Le idiozie a firma di Alberoni (Daniele Martinelli)




Le idiozie a firma di Alberoni - Il blog di Daniele Martinelli

Antiberlusconiano


Essere antiberlusconiano non è una moda, ma uno stile e una pratica di vita, allo stesso modo di chi fa una dieta particolare, onde prevenire un infarto o un cancro. È un arte insomma piuttosto difficile, oltre che pericolosa. La libertà è in e un pericolo costante e, come la vita, finisce dove comincia Berlusconi e il suo libertinaggio. Vita, intesa come capacità di esprimersi senza condizionamenti imposti dall'arroganza del potere. Il potere è sempre arrogante anche quando ti sorride in modo amabile, troppo generoso o ammicante, come fa lui o come ha fatto già Menem per l'Argentina. Il suo non è un sorriso ma un'irrisione. Ridi pagliaccio. Non avrei niente di personale contro Berlusconi, se non fosse per il fatto che ci invade tutti i giorni con le sue barzellette, precisamente quelle dette e fatte di nascosto (come quella dei processi brevi). Niente di umano si può ravvisare nella sua fisionomia volpina, non è nient'altro che un errore o puntiglio perfido della storia, un'atroce marionetta, una maschera di carnevale, un arrogante che si spaccia per il Salvatore, oppure si finge e si immedesima all'occorrenza in una scialuppa di salvataggio per quest'Italia sputtanata e puttana alla deriva. Un'ironia del destino. In questi tempi infami (tutti i tempi sono infami!), al re travicello, la prima repubblica, è subentrato il biscione punitivo d'Arcore. Noi rane ancora gracidanti guardiamo romanticamente la luna o disprezziamo il perfido regalo di Giove che non possiamo rifiutare, ignari del fatto che finiremo prima o poi per nutrire le insane voglie e la foia incontrastata di questo squallore assurdo della natura.

In perfetto stile rezziano potremmo dire: dicesi Berlusconi qualsiasi essere provvisto di un immane potere e un enorme quantità di denaro che lo ha già corrotto ancor prima di corrompere, piovuto dal cielo o dal nulla o da chissà dove, capace di controllare direttamente o indirettamente tutta l'informazione disponibile sul mercato (e disponibile in futuro), capace, e rapace, di controllare le persone e i loro bisogni e fabbisogni, non esclusi i loro sogni. La sua voracità è inestinguibile, assetato di potere politico, civile, penale, sessuale... Da ciò si educe l'indignazione di Di Pietro che (e)rompeva con il suo intercacare: "ma questo che ci'azzecca?" O ci'azzecca o non ci'azzecca, mio caro conterrone, il fatto è che ce lo ha messo in culo a tutti, belli e brutti, anche se il nostro venerabile cavaliere d'Italia predilige le escort (ai miei tempi le chiamavamo puttane, ormai troppo invecchiate e troppo deteriorate nel corpo e nella mente - perciò il termine distintivo) e le belle donne da Camera, con vista o senza vista, e solidarizza con Marazzo che altri usi faceva di quella sua cosa penzolante che fa rima con il suo nome [aiutino: quattro lettere, comincia per c] ...

Berlusconi, Menem, Hitler, Stalin, Putin, ... tante facce della stessa medaglia.